Il ponte termico: tecnologia della soluzione

I ponti termici rappresentano “l’anello debole” dell’involucro in prossimità dei quali questi rischi sono più alti, ed è proprio in questi punti che andrebbero eseguite le verifiche igrotermiche previste.

Importante è valutare singolarmente ogni nodo architettonico  potenzialmente ponte termico con l’analisi agli elementi finiti disegnando tra le altre cose la distribuzione di temperature e flussi sulla sezione del nodo analizzato

 

I dati riportati dal termo igrometro digitale 835 H1, indicano una UR superficiale mediamente superiore al 90%   con una temperatura  superficiale tra i 17-18 C°.

Con questi due valori (valutati nelle ore più calde della giornata dunque le più favorevoli)  sia la  condensa che,la muffa sono assicurate nel corso del periodo giornaliero più freddo. Inoltre anche in altri periodi i valori riscontrati di UR % che UR %superficiale e le rispettive temperature, sono potenziali fautori delle problematiche riscontrate.

L’analisi approfondita ad elementi finiti del ponte termico, evidenza che il peso energetico del punto analizzato è molto pesante, ossia anche la coibentazione è insufficiente per evitare i fenomeni localizzati di  muffe e condense.